martedì 7 ottobre 2014

La Farm dei ricordi

La campagna ,
quanti al giorno d'oggi decidono di fare questo cambiamento e trasferirsi fuori dalle grandi città per vivere in mezzo alla natura, senza il frastuono e i rumori continui del traffico cittadino e non solo. Sicuramente sarebbe una vita più  faticosa , ma tutto di guadagnato per la nostra salute.
Qualcosa ne so, l'ho visto nelle mani e nei volti dei miei nonni e dei loro paesani.

Da piccola passavo tre mesi l'anno con le mie cugine nella "farm" dei nonni materni, la chiamo così perché era come una fattoria  avevano  molti animali oltre agli orti la vigna ed un bel campo di ulivi.
Erano contadini e vivevano di quello.
Quando andavamo giù da loro si trovava ogni ben di Dio e non c'era bisogno di andare a fare la spesa perché loro nel corso dell'anno avevano  faticato su quella terra per ricavare e  far  trovare anche a noi di tutto, dalla  frutta alle verdure, del buon vino,  per non parlare delle uova  fresche e  quant'altro..
Al massimo  si doveva ricorrere  all'acquisto di qualche nostro capriccio , perché noi piccola gente di città "abituata male,   invece di una buona fetta di  panzanella o  di pane con marmellata preparata dalla nonna,preferivamo  la nutella !

Ricordo la cantina  d'estate piena stracolma di pomodori San Marzano, quelli allungati , ammassati dentro dei vasconi enormi neri,credo siano stati quelli usati per la vendemmia, per raccogliere l'uva. Mia nonna  con mamma e tutta la famiglia insieme , li  sbollentava  in grandi pentolini poi li passava nella macchina a manovella per eliminare buccia e semi. 
Era un andare e venire di bottiglie e barattoli  di vetro  che erano state  preparati e scaldati all'uopo per evitare che scoppiassero. 
Poi c'era la fase finale della stretta del coperchio sui barattoli e la chiusura ermetica dei tappi delle bottiglie anche quella molto delicata.
Era una sfida per la contrada a chi faceva più bottiglie di conserve!
Anzi a dire il vero era una sfida a chi  faceva di più di tutto.. dalle salsicce, ai pomodori , al vino, le conserve.. 
Ed era una gran fortuna avere tutto lì a portata di mano , sotto casa nell'orto  e nelle cantine, 
non come noi che siamo costretti a comperare tutto! 
Ed è sempre vivo  il ricordo dei peperoncini di mio nonno che sulla tavola  non mancavano mai  , io  
che scendevo a prenderli  e puntualmente mi sbagliavo, portavo su quello che non piccava.. povero nonno che pazienza e così riscendevo per cogliere quello giusto e quando non  andavo io , scendevano mia madre o nonna.
Sempre di mio nonno ricordo che la mattina quando dopo aver fatto colazione uscivo sulla loggia (dicesi la grande balconata  con seduta in pietra che precede l'entrata di casa dei miei nonni) lui era già di ritorno assieme  con la "coppola" in testa , la zappetta sulla spalla e l'immancabile compagna fidata Lilla  un cagnolino, un barboncino credo, col pelo a macchie  bianco e arancio, lo seguiva dappertutto, e parlo delle 8 di mattino massimo 8.30,  lui già aveva faticato giù per la vigna o per l'orto.. e una volta arrivato non saliva a casa ma continuava a svolgere altre mansioni in cantina o nelle stalle. 
Allora ogni casa era una piccola fattoria e  anche da noi non mancavano oltre alle verdure , le uova fresche , infatti ricordo che un giorno sì uno no  mamma mi preparava l'uovo sbattuto con lo zucchero e un cucchiaino di caffè e io ci intingevo le fette biscottate, mmmhh che buono, quanti ricordi..

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie di essere passati, è gradito un commento se siete come me sognatrici romantiche ..

POST popolari